Flash News

Tu sei qui

Biografia di Bernard Heuvelmans

Messaggio di errore

Deprecated function: implode(): Passing glue string after array is deprecated. Swap the parameters in Drupal\gmap\GmapDefaults->__construct() (linea 107 di /home/wicripto/public_html/sites/all/modules/gmap/lib/Drupal/gmap/GmapDefaults.php).

In tutto il mondo il nome di Bernard Heuvelmans è associato alla criptozoologia, la discpilina che lui stesso fondò per indagare l'intrigante problema degli animali misteriosi. Ma Heuvelmans fu anche un apprezzato musicista e cantante Jazz, attore ed autore di teatro e scrittore di opere che hanno abbracciato tutto lo scibile della scienza, dall'astrofisica alla psicologia, dalla chimica alla fisica nucleare.

Un uomo costantemente fuori dalla norma, fuori dalle mode e fuori dai sentieri battuti...

La vita

Bernard Heuvelmans nasce a Le Havre, Francia, il 10 ottobre 1916 (rue Joseph Morlent) da madre olandese e da padre belga. Sin da ragazzo mostra profonda passione e interesse verso la natura, ed i genitori, due famosi attori di teatro fiammingo, gli permettono di allevare e "portare in casa" ogni sorta di animale.

La sua formazione scolastica iniziale è di tipo umanistico, Heuvelmans frequenterà infatti il collegio St-Michel di Bruxelles, gestito da padri gesuiti. Malgrado il suo profondo rispetto per la formazione ricevuta, per tutta la vita si opporrà alla visione cattolica del mondo, ritenendo un atteggiamento arrogante quello di considerare l'essere umano superiore alle altre forme di vita.

Nella fornitissima biblioteca del collegio (ma anche in quella comunale), diviene accanito lettore di titoli che segneranno per sempre la sua vita: le opere di storia naturale di Buffon, Cuvier, Fabre e Darwin (che in futuro definirà "le basi della mia cultura zoologica"), ma anche degli autori più disparati come Voltaire, Edgar Allan Poe, Jules Verne e Conan Doyle.

Nel 1933 comincia per lui una nuova avventura: riceve in regalo una tromba e ottiene di lì a poco un ingaggio professionistico come cantante per il Casino de Coxyde (stazione balneare belga prossima a La Panne). La consacrazione avviene il 9 novembre 1935, al prestigioso Palais des Beaux-Arts de Bruxelles, durante il terzo torneo internazionale di orchestre jazz emergenti. Heuvelmans partecipa con lo pseudonimo di Bill Hillman (Hillman significa "uomo della collina", traduzione inglese del suo cognome). Circa la sua prestazione, Carlos de Radzitztky ebbe a scrivere per l'Avant-Garde di Bruxelles:

Heuvelmans si è rivelato un leader spettacolare e pieno di brio. E' stato senza dubbio il migliore cantante della serata ed è probabilmente uno dei vocalist più personali e più swing di tutto il Belgio

Ingaggiato come redattore dalla rivista "Music", diventa amico dei più grandi nomi della scena musicale dell'epoca, da Louis Armstrong a Ray Ventura, da Duke Ellington a Coleman Hawknis. Nel frattempo il tour della sua band "Hot and swing", riscuote ovunque ampi consensi.

La musica non lo allontana dalla sua vocazione di zoologo ("zoologi si nasce, non si diventa", amava ripetere), nel 1935 si iscrive alla facoltà di Scienze Naturali dell'Univeristé libre de Bruxelles, laureandosi nel 1938 all'età di 23 anni, con una tesi sulla dentizione dell'oritteropo (Orycteropus afer). Questo mammifero africano unico al mondo, era all'epoca classificato all'interno di in un particolare Ordine, chiamato "Edentata" (senza denti). Heuvelmans decise così di dedicarsi al problema dei denti dell'oritteropo, che sono effettivamente molto strani, presentandosi come fasce di prismi esagonali d'avorio. Esaminando minuziosamente tutti i crani disponibili in Belgio e Francia, oltre ad una testa completa dell'animale, donatagli dal suo professore di zoologia, Serge Frechkop, giunse ad una importante conclusione: praticando innumerevoli incisioni longitudinali e trasversali sui denti e le mandibole, scoprì che i prismi esagonali erano in realtà le guaine di un dente dotato di innumerevoli tubercoli. Comparando il numero dei tubercoli, se ne potevano trovare 4 nel terzo molare dell'ippopotamo, 25 in quello del facocero, 90 nell'elefante asiatico ed oltre 1500 nel secondo molare dell'oritteropo.

Alla tesi di Heuvelmans fu dedicato un intero numero del Bulletin du Muséè Royal d'Histoire Naturelle de Belgique, intitolato Problème de la dentition de l'orycterope.

Sebbene pacifista convinto partecipò alla guerra come tanti altri suoi coetanei. Divenuto un maresciallo delle D.T.C.A. (forze di difesa anti-ariane) si trovò sul campo di battaglia delle Fiandre dove assieme ai suoi uomini subì il bombardamento degli aerei tedeschi. Successivamente fu catturato e condotto assieme ai suoi compagni in un campo di prigionia, dal quale dopo diversi tentativi infruttuosi, riuscì infine a fuggire e a ritornare in patria.

Qui il Jazz e la zoologia continuarono a coesistere nella sua vita e fu tramite il mondo della musica che conobbe e sposò la domenicana Francoise Ortega, dalla quale ebbe presto due figli, Anita e Ronald.

Essendo caratterizzato da una smisurata ambizione, mirava ad essere considerato come un "moderno Pico della Mirandola" ed abbracciare tutte le conoscenze dello scibile umano. Decise così di dedicare a questo scopo una collana di volumi. Il suo primo libro "L'uomo tra le stelle" (L'homme parmi les étoiles) pubblicato nel 1944 è un trattato di astronomia che riscosse un buon successo. Nel 1945 fu la volta di "L'uomo nelle profondità dell'atomo" (L'homme au creux de l'atome), in cui trattava le basi della fisica, la radioattività, la meccanica ondulatoria, e la teoria dei quanti.

Ma Parigi era un posto migliore, rispetto al Belgio, per chi voleva guadagnarsi da vivere scrivendo: editori e giornali erano molto più numerosi e così vi si trasferì, presso la stanza di un hotel in Rue Marbeu.

Nel 1946, qualche anno dopo avere divorziato da Francoise Ortega, Heuvelmans aveva spostato Jaqueline, un'americana invalida che aveva conosciuto nel 1943, ma che esasperata dal basso tenore di vita del marito si rifiutò di seguirlo a Parigi e chiese ed ottenne il divorzio.

Fu in questo periodo che il destino calò le sue carte creando per lui un legame che si rivelerà indissolubile, quello con Monique Watteau, commediante presso il Théatre du Parc e figlia del poeta belga Hubert Dubois, che aveva studiato disegno e pittura presso l'accademia reale di belle arti di Liege. Fu un colpo di fulmine, "mai" dirà in seguito "ho conosciuto qualcuno come lei", ed ancora poco prima di morire, "la persona più straordinaria che abbia mai conosciuto".

Da questo momento le richieste di articoli da parte degli editori si fecero talmente numerose che Heuvelmans decise di interrompere la sua carriera di jazzista, celebrando l'addio al mondo della musica con la pubblicazione del libro "De la bamboula au Be-Bop" (la bamboula è il tamburo utilizzato nelle musiche afroamericane). Il libro ebbe un buon successo, tanto che gli fu proposto di diventare redattore capo della rivista "Hot Jazz", ma Heuvelmans aveva ormai scelto la sua strada. Anni dopo, riguardo questa offerta di lavoro ebbe a scrivere:

Accettandola Bernard Heuvelmans sarebbe stato senza dubbio ricordato come uno dei "papà" del Jazz in Francia, ma sicuramente non come il padre della criptozoologia. Nessun rimpianto

Sin da quando era studente aveva l'abitudine di collezionare tutti gli articoli ed informazioni relative ai misteri ed alle curiosità zoologiche e biologiche: bambini allevati dai lupi, mostri marini, uomini scimmia etc. Il 3 gennaio 1948, a seguito della lettura di un articolo del noto naturalista Ivan T.Sanderson che parlava della possibile sopravvivenza di dinosauri in Africa, Heuvelmans decise di cimentarsi nella titanica impresa di scrivere un libro che racchiudesse tutti i casi noti di animali ancora sconosciuti alla scienza. Il lavoro fu estenuante e lo occupò per 4 anni interi, dal 1951 al 1955... il risultato finale fu un successo clamoroso.

Nel 1955 "Sur la piste des bétes ignorées" (sulla pista degli animali sconosciuti) fu pubblicato in due volumi, limitati agli animali terrestri, e divenne un libro di culto tradotto in oltre 10 lingue che vendette più di un milione di copie.

La seconda grande opera fu pubblicata nel 1958 e riguardava gli animali marini, in particolar modo i cefalopodi giganti "Dans le sillage des monstres marins. Le kraken et le polpe colossal". Fu in questi anni che Heuvelmans coniò il termine "criptozoologia", scienza degli animali nascosti.

Negli anni '60 si situa un episodio destinato a rimanere famoso. Il conquistatore dell'Everest Sir Emund Hillary, aveva portato dal Nepal un presunto scalpo di yeti che nessuno era riuscito a identificate, ma Heuvelmans, nonostante fosse un grande sostenitore dell'esistenza del leggendario primate himalayano, riuscì a dimostrare che era stato fabbricato modellando al vapore la pelle della spalla di un raro ruminante himalaiano, il serow (Capricornis thar)

Ho sempre creduto che lo scopo della scienza fosse quello di fare trionfare la verità e non le proprie teorie

Gli anni '60 furono però anche un periodo di enormi soddisfazioni, dal novembre 1961 al luglio 1962 divenne il conduttore della serie televisiva "Sherlock au zoo", le cui puntate erano dedicate alle scoperte zoologiche più sorprendenti e curiose. Così ad esempio la puntata dal titolo "L'enigma della piuma striata" raccontava la storia della scoperta del pavone del Congo, le cui ricerche cominciarono dal ritrovamento di una piuma anomala, "La pelle dell'orso bianco e nero" raccontava la scoperta del panda gigante e così via.

Nel 1962 Monique cambia nome con il quale firma i suoi disegni per via di un caso di omonimia con un'altra artista. La prima parte del nuovo nome "Alika" venne scelto dal suo grande amico Yul Brynner, e significa "piccolo felino" in Tzigano, la lingua d'origine del famoso attore. Il cognome che sceglierà di adottare sarà invece "Lindbergh", a causa del suo imminente matrimonio con Scott Lindbergh, figlio cadetto di Charles, che per primo compì la trasvolata dell'Atlantico in solitario e senza scali. Nello stesso anno divorzia da Heuvelmans, ma il legame di profondo affetto ed amicizia tra i due continuerà per tutta la vita.

Nel 1965 viene data alle stampe la sua terza grande opera criptozoologica: "Le grand serpent-de-mer" dedicata al mistero del "serpente di mare" che per tutto il XIX secolo e l'inizio del XX aveva rappresentato il più celebre caso di enigma zoologico.

Nel febbraio del 1967 si prende vita la realizzazione di un sogno che aveva sin da bambino: un lungo viaggio in Africa. L'accoglienza fu per lui inaspettatamente calorosa: sin dal suo sbarco fu trattato come una celebrità. Interviste, aperitivi, ricevimenti si succedevano a ritmi vertiginosi "Se avessi accettato tutti gli inviti sarei dovuto restare in Africa per anni!" scrisse ad Alika. La mondanità non gli impedisce però di visitare l'Africa con l'occhio e lo spirito del ricercatore e tornerà in Francia con magnifiche fotografie di numerose e rare specie animali. E' anche un momento di incontri importanti: conosce il professore J.L.B. Smith, divenuto famoso in tutto il mondo per avere descritto il primo esemplare di celacanto. Scoprirà con stupore e piacere che Smith è diventato un suo grande "fan" dopo la lettura dei suoi libri, di cui si offrirà di scrivere la prefazione alle traduzioni inglesi. In Kenia incontra il grande specialista di paleoantropologia L.S.B. Lakey, lo scopritore di "Lucy", l'Homo habilis, che si dimostrerà un grande sostenitore della criptozoologia.

Nell'ottobre del 1968 Heuvelmans si reca negli Stati Uniti, in occasione dell'uscita in inglese del suo libro sui serpenti di mare. Qui durante la permanenza presso l'abitazione dell'amico Ivan Sanderson una telefonata da parte di Terry Cullen, curatore di un vivarium, cambierà per sempre la sua vita, precipitandolo in un episodio che segnò per sempre il suo distacco definitivo dal mondo accademico.

L'informatore infatti rivelò a Sanderson che un ambulante residente in Minnesota esibiva all'interno di un camper un blocco di ghiaccio nel quale era congelato un umanoide villoso della taglia di un essere umano. Enorme fu la sopresa di Heuvelmans quando, dopo essere partito contro voglia assieme all'amico Sanderson convinto che si sarebbe trattato di un manichino o di una scimmia nota, vide quello che per il tutto resto della sua vita giudicò essere un cadavere autentico di uomo di Neandertal. Dopo avere studiato per tre giorni di seguito il corpo congelato e realizzato numerose fotografie, Heuvelmans scrisse un rapporto preliminare per il Museo di Scienze Naturali di Bruxelles, ma non appena esplose l'interesse dei media "è una scoperta per la quale la conquista della luna dei vostri astronauti sembrerà solo una piccola passeggiata", ebbe a dire ai giornalisti americani, iniziò da parte dell'espositore dell'"uomo del ghiaccio del Minesota", l'ex pilota di elicotteri da guerra Frank Hansen, una serie infinita di storie e smentite circa la provenienza del cadavere, che a seguito del clamore degli eventi sparì senza lasciare traccia alcuna, ma soltanto la certezza da parte del mondo scientifico e dell'opinione pubblica, che si trattasse in realtà di un manichino magistralmente realizzato. 

Nel 1980 il biochimico Roy Mackal, professore dell'Univeristà di Chicago famoso per le sue pubblicazioni sul DNA, appassionatosi all'argomento leggendo i libri di Heuvelmans decide di costituire la "Società Internazionale di Criptozoologia", a cui aderiscono oltre ad Heuvelmans (che ne fu nominato presidente) diversi scienziati di ogni parte del mondo. La Società fu fondata nel gennaio 1982 a Washington, presso i locali della Smithsonian Institution. Nonostante l'ottima partenza e la realizzazione di due pubblicazioni di livello, l'annuale "Cryptozoology" ed il trimestrale "I.S.C. Newsletter", la Società si imbatté presto in numerosi problemi, che la portarono a cessare del tutto le attività nel 1999 per via di problemi economici.

Gli anni '80 segnarono anche la decisione da parte dell'editore "Plon" di Parigi, di interrompere la collana "Bestie sconosciute del mondo", che nell'idea di Heuvelmans doveva essere composta da ben 20 volumi trattanti i casi di tutti gli animali ancora sconosciuti dei quattro continenti. La serie fu sospesa dopo la pubblicazione dei primi due volumi (Les betes humaines d'Afrique e Les derniers dragons d'Afrique) per via di un brusco calo nelle vendite.

Nel 1993, all'età di 77 anni, realizza un altro dei suoi sogni, quello di visitare l'Asia. La sua permanenza in Indonesia si concretizza con l'ultimo articolo della sua vita, "King Kong è tra noi!", nel quale a seguito della raccolta di numerose informazioni da parte di testimoni oculari e la scoperta di misteriose ed enormi impronte, ipotizzava la sopravvivenza di un esiguo numero di gigantopitechi, gli antenati del moderno orang-outan. L'articolo, donato all'amico Franco Tassi fu pubblicato postumo in anteprima sulle pagine di questo sito nel dicembre 2005.

Verso la fine degli anni '90, ormai anziano e fortemente debilitato, decide di donare il suo patrimonio, tutto il materiale sugli animali sconosciuti raccolto nel corso di una vita intera, al Museo Cantonale di Zoologia di Losanna, che nella persona del direttore Michel Sartori accettò volentieri la donazione, creando a questo scopo un'esposizione permanente che fu inaugurata il 12 ottobre 1999.

Il 22 agosto 2001 a mezzogiorno, Bernard Heuvelmans, con la mano destra stretta in quella di Alika Lindebrgh e la sinistra teneramente leccata dal suo amato cane Pom, lascia serenamente questo mondo. Conformamente ai suoi ultimi voleri viene inumato con la tunica arancione dei monaci buddisti all'interno di una cassa biodegradabile per ricongiungersi alla natura, che aveva sempre considerato sua madre, sua amica e la sua sola ed unica vera patria. Sulla sua lapide, ricoperta dall'edera e da fiori selvatici, un grosso ciottolo riporta questa dicitura:

Dott. Bernard Heuvelmans, Padre della Criptozoologia, 1916-2001