Sandro Lovari tra Yeti e pecore blu
L'enigma delle pecore blu (ma come l'autore spiega all'interno del libro non sono né pecore, né blu) è l'ultima opera letteraria di Sandro Lovari, etologo da campo di fama internazionale che dal 1985 è rimasto vittima del fascino dell'Asia sudorientale, in modo particolare del Nepal, dove ha condotto studi sugli ungulati e sui grandi carnivori. Mirabilmente illustrato dall'amico Stefano Maugeri e con prefazione di Piero Angela, è un coinvolgente diario di viaggio che permette di "toccare con mano" quella che oggi, paradossalmente, rischia di diventare "l'altra faccia della zoologia", cioè la raccolta di dati sul campo.
L'autore spiega infatti come si stia pericolosamente diffondendo, sia in Italia che all'estero,
Un libro che consiglio caldamente a tutti gli amanti dell'etologia e della natura in generale, che spiega con un linguaggio alla portata di tutti gli equilibri e i rapporti di causa/effetto degli affascinanti ecosistemi asiatici. Leggendo le pagine di Lovari non impareremo soltanto come la salinità del terreno possa aumentare l'"incidenza" di tigri antropofaghe, ma saremo anche incantati dal fascino della natura. E naturalmente, essendo per la maggior parte ambientato nelle regioni himalayane, Lovari (uno dei primi accademici italiani ad essere stato membro della defunta Società Internazionale di Criptozoologia), non poteva esimersi dal dedicare qualche pagina anche allo yeti, il cui pensiero a riguardo non posso che condividere: