
Ritorno al Labynkyr

Lo scorso ottobre scrissi un articolo riguardante i leggendari "mostri" che abiterebbero le acque di due remoti laghi della Siberia: il Labynkyr e il Vorota. Questi specchi d'acqua sono recentemente tornati all'attenzione delle cronache per via di una spedizione, partita lo scorso mese di marzo e organizzata dalla Società Geografica Russa, la Federazione Russa di Immersione Sportiva e l'Accademia delle Scienze della Siberia.
Gli obiettivi del lungo viaggio erano quelli di studiare il sistema idrico dei due specchi d'acqua per verificare l'ipotesi di un ipotetico, e mai dimostrato, misterioso collegamento sotterraneo e prelevare campioni d'acqua e di terreno durante il periodo più freddo dell'anno. Ma in attesa della pubblicazione dei risultati dal punto di vista scientifico, questa missione sarà se non altro ricordata per avere stabilito il nuovo record di profondità d'immersione sotto il ghiaccio. Infatti Alexander Gubin, a capo della squadra di sommozzatori della spedizione, ha raggiunto i 59,6 metri. Purtroppo però, nonostante le ripetute esplorazioni subacque, stando alle parole di Gubin non è stata intravista nessuna creatura anomala in nessuno dei due laghi perlustrati:
Le creature più grandi individuate (e fotografate) sono state infatti delle bottatrici (Lota lota) di 120 cm di lunghezza, osservate sia in prossimità della riva che fino a circa 10/12 metri di profondità. Purtroppo, anche in questo caso, pare proprio che quando i controlli sono 100, i mostri lacustri sono 0.
A questo link è possibile trovare un ottimo resoconto della spedizione ricco di foto, pubblicato sul The Siberian Times.