Vika, una nuova specie dalle Isole Salomone
Dove avevano precedentemente fallito ricerche sul campo e l'utilizzo di fototrappole, è stato l'abbattimento di un albero ad avere permesso la scoperta di una nuova specie, per la precisione la prima nuova specie di roditore nelle Isole Salomone (est della Papua Nuova Guinea) dopo oltre 80 anni.
Questo episodio riguarda da vicino anche l'etnozoologia e la criptozoologia, infatti il nuovo arrivato, appartenente al genere Uromys della famiglia dei Muridi (la famiglia più numerosa di roditori, a cui appartengono topi e ratti), oltre ad essere da sempre conosciuto dai locali, era stato saltuariamente citato in brevi passaggi di relazioni scritte da antropologi culturali che avevano documentato le tradizioni ecologiche dei nativi, riferite a un grande ratto mangiatore di noci di cocco.
L'esperto di mammiferi Tyrone Lavery aveva sentito parlare per la prima volta del vika (questo il nome con cui la "nuova" specie è conosciuta dai nativi) nel 2010, durante un viaggio nell'isola di Vangunu. Deciso a scoprire se poteva davvero trattarsi di una scoperta per la zoologia o di un semplice nome locale per il comune ratto nero, il ricercatore aveva svolto un'estensiva ricerca tramite trappole per roditori, transetti notturni e fototrappole, senza però ottenere prove dell'esistenza dell'animale.
La svolta è arrivata nel 2016, quando in seguito del taglio di una dillenia, i nativi con cui Lavery aveva lavorato si accorsero che un vika era precipitato dalla pianta, riportando ferite letali. L'esame del cranio e l'analisi del DNA hanno in seguito confermato la validità di nuova specie per lo sfortunato mammifero, battezzato da Lavery Uromys vika, in onore delle tradizioni dei locali.
Al genere Uromys appartengono roditori che possono superare i 30 cm di lunghezza, coda esclusa. Per via della sua rarità e il limitato areale di distribuzione, il vika è stato inserito tra le specie "criticamente minacciate". Le prime segnalazioni in letteratura risalgono ad almeno 20 anni fa.